Infiammazione Silente e Stile di Vita

Stile di Vita

L' infiammazione acuta
È la risposta del corpo ad un' infezione in atto, il tentativo di riparare un trauma, o l’ effetto di un tessuto danneggiato. Di breve durata, l’ infiammazione acuta é caratterizzata da una successione di eventi: Rubor, Color, Tumor, Dolor e Functio lesa. Il medico, nella maggior parte dei casi, risolve la malattia ricorrendo alla terapia farmacologica, cosa che permette all' organismo colpito di tornare alla guarigione.
Già da tempo, a causa dell' aumentata disponibilità di cibo poco salubre e della scarsa attitudine al movimento che caratterizza la cosiddetta civiltà del benessere, assistiamo al diffondersi di un'infiammazione di bassa entità, poco sintomatica e per questo subdola, destinata col tempo a diventare cronica.
Potremmo definirla silente, perché non provoca dolore e procede indisturbata per anni o decenni danneggiando cuore, cervello, sistema immunitario ed in definitiva qualsiasi organo. Il numero delle patologie, coinvolte da questo killer silenzioso, é molto ampio.

Sindrome metabolica
Tra le patologie coinvolte dall’ infiammazione silente, citiamo la sempre attuale sindrome metabolica, considerata un fattore di rischio più importante del tabagismo, comprende ipertensione, aumento del colesterolo e trigliceridi, obesità, diabete. Da questa condizione, si sviluppano infarto, ictus e malattie degenerative come il Parkinson, l'Alzheimer, ma anche artrite reumatoide, malattie autoimmunitarie, allergie e tendenza all' insorgenza dei tumori. Secondo recenti studi, la cellula che appare più frequentemente coinvolta in questo processo infiammatorio é il mastocita che tende a concentrarsi lungo i vasi sanguigni, la cui attivazione porta alla liberazione di mediatori e citochine pro infiammatorie (istamine, proteasi, interleuchina 6, TNFalfa) capaci di danneggiare i vasi e i tessuti innescando cosi l’ infiammazione.
&Egrave stato dimostrato un accumulo di mastociti attivi anche nelle placche ateromatose.

Grado di infiammazione sistemico
Con un esame del sangue si può verificare il grado di infiammazione sistemico e silente. In particolare andrà verificata la quantità di proteina C reattiva (PCR-HS) e la frazione LDL corrispondente alle cellule piccole dense e reattive (small) che sono correlate al rischio cardiovascolare, all' infiammazione intestinale ed all‘ infiammazione di placca.
Un ulteriore marker correlato a fattori genetici, inquinamento ambientale, farmaci, e malattie metaboliche é l' omocisteina che, se in eccesso, può danneggiare le pareti dei vasi e contribuire all'insorgenza di malattie cardiovascolari.

Abitudine alimentare, stress ambientali, farmaci
L' infiammazione silente é espressione di cattiva abitudine alimentare, stress tossici ed ambientali, ma anche di malfunzionamento intestinale e sedentarietà. Questo tipo di problema non può essere risolto col classico rimedio farmacologico, perché cercando di curare il sintomo, non si risolverebbe la malattia.
Anzi, si aggiunga che le case farmaceutiche hanno tutto l' interesse a non guarire i pazienti e a farli diventare cronici investendo risorse importanti su farmaci destinati ad essere assunti per tutta la vita.
Alcuni esempi sono i farmaci contro il colesterolo, il diabete, l' ipertensione, l'artrite e tanti altri ancora. Più farmaci si assumono, più aumenta la spesa (e il fatturato delle aziende) e gli inevitabili effetti collaterali che questi producono nel tempo. E non si può dire che l’ industria agro-alimentare sia da meno: tra pesticidi, antiparassitari e
tonnellate di cibo “spazzatura” che invadono gli scaffali dei negozi, anche il mangiare “sano” é diventando una mission quasi impossibile.

Correggere lo stile di vita
Eppure, l' unica possibilità per limitare il progredire dell’ infiammazione silente é lo stile di vita: una dieta variata che prediliga alimenti naturali e vegetali ricchi di fibre vitamine e minerali, arricchita di spezie benefiche ed integrata con i giusti probiotici.
Per contro, si ridurranno gli zuccheri, i cibi raffinati ad alto indice glicemico, i grassi saturi idrogenati e animali, i latticini, gli alimenti acidificanti in genere.(ricordiamo che il ph del sangue di un organismo in buona salute è circa 7,4 cioè leggermente alcalino). Di conseguenza riusciremo ad evitare un incremento iperinsulinemico, condizione che mantiene elevato lo stato infiammatorio dell'organismo (è difficile trovare una malattia che non abbia una qualche connessione con l' insulina); contrasteremo quel terreno biologico acido che è fonte di malattie e malessere psicofisico (le cellule tumorali non si sviluppano in ambiente alcalino).
Uno stile di vita salutare prevede che sia dedicato più tempo a una regolare attività fisica (anche quotidiana) e al controllo del cortisolo generato da ritmi di vita stressanti e da mancanza di riposo adeguato.

Recenti studi epigenetici
Hanno dimostrato la capacità che una dieta e uno stile di vita equilibrato possano migliorare gli aspetti della nostra salute, perché contrariamente a quanto si é sempre pensato, la predisposizione genetica ad una determinata malattia, non definisce inesorabilmente il nostro destino. Infatti la plasticità del nostro DNA lo rende una struttura in continuo adattamento agli stimoli a cui esponiamo il nostro organismo.
Imparare a mangiare é l' unico genere di farmaco che ci può salvare dalla malattia, potendola prevenire e mettendo in condizione il microbioma intestinale (l' insieme dei batteri che compongono l' ecosistema intestinale e che si nutrono di quello che noi mangiamo) di svolgere un' azione stabilizzatrice sulle membrane intestinali, cioè rendendole meno impermeabili al passaggio delle tossine ed alla loro diffusione in circolo.
Purtroppo (o per fortuna), la medicina non é scienza esatta, ed é difficilmente standardizzabile in protocolli che mai come in questo ambito sono suscettibili di errore perché gli individui sono tutti diversi e richiedono un approccio medico individuale.
La presunzione della Medicina è guarire: noi possiamo solo indurre un cambiamento e verificarne gli effetti. Quello che ci può aiutare è la disponibilità a cambiare. Solo così impareremo a diventare ciò che vogliamo essere.